
16 Lug I quattro maggiori rischi a medio e lungo termine per le imprese Europee secondo FERMA
La Federation of European Risk Management Associations ha presentato il suo nuovo report 2025, delineando un quadro preoccupante ma realistico delle sfide che attendono le imprese europee nei prossimi anni. Il documento identifica quattro categorie di rischio che richiederanno una gestione strategica avanzata e una pianificazione accurata da parte dei risk manager e dei decision maker aziendali. Augustas Risk Services analizza questi scenari per offrire alle imprese gli strumenti necessari per affrontare le incertezze future con maggiore consapevolezza e preparazione.
- Cambiamenti climatici e sostenibilità ambientale
Il primo e più pressante rischio identificato da FERMA riguarda l’impatto dei cambiamenti climatici sulle operazioni aziendali. Le imprese europee devono confrontarsi con eventi meteorologici estremi sempre più frequenti, che possono interrompere le catene di fornitura, danneggiare infrastrutture critiche e generare costi imprevisti di proporzioni significative. La transizione verso modelli di business sostenibili non rappresenta più una scelta volontaria, ma una necessità strategica per garantire la continuità operativa a lungo termine. Le normative europee sulla sostenibilità stanzieranno requisiti sempre più stringenti per le aziende, dalla rendicontazione delle emissioni di carbonio agli standard di produzione eco-compatibili. Le imprese che non riusciranno ad adattarsi tempestivamente a questi cambiamenti rischiano sanzioni economiche, perdita di competitività e difficoltà nell’accesso ai mercati dei capitali. La resilienza climatica diventa quindi un elemento fondamentale della strategia aziendale, richiedendo investimenti in tecnologie verdi, diversificazione geografica delle operazioni e sviluppo di partnership strategiche con fornitori sostenibili.
- Cybersecurity e protezione dei dati
La digitalizzazione accelerata degli ultimi anni ha esposto le imprese europee a rischi informatici di complessità crescente. FERMA evidenzia come gli attacchi informatici non si limitino più al furto di dati, ma si estendano al sabotaggio delle operazioni, al ricatto tramite ransomware e alla manipolazione di sistemi critici. La dipendenza crescente dalle tecnologie digitali amplifica l’impatto potenziale di questi attacchi, che possono paralizzare intere organizzazioni in pochi minuti. La protezione dei dati personali e aziendali richiede investimenti continui in sistemi di sicurezza, formazione del personale e aggiornamento delle procedure operative. Le normative europee sulla privacy, come il GDPR, impongono standard elevati che richiedono competenze specialistiche e risorse dedicate. Le imprese devono sviluppare piani di risposta agli incidenti informatici, implementare sistemi di backup ridondanti e stabilire protocolli di comunicazione di crisi per gestire efficacemente le violazioni della sicurezza.
- Instabilità geopolitica e interruzioni commerciali
Il terzo rischio maggiore identificato nel report riguarda l’instabilità geopolitica e le sue conseguenze sui flussi commerciali internazionali. Le tensioni tra blocchi economici, le guerre commerciali e i conflitti regionali creano incertezze che possono interrompere le catene di approvvigionamento globali su cui molte imprese europee fanno affidamento. La dipendenza da fornitori localizzati in aree geopoliticamente instabili rappresenta una vulnerabilità critica che richiede strategie di mitigazione sofisticate. Le sanzioni economiche, i dazi commerciali e le restrizioni alle esportazioni possono modificare radicalmente i parametri competitivi in settori interi, richiedendo alle imprese una capacità di adattamento rapida e flessibile. La diversificazione geografica dei mercati di riferimento e delle fonti di approvvigionamento diventa essenziale per ridurre l’esposizione a shock esterni. Le aziende devono sviluppare scenari alternativi per le proprie operazioni e mantenere relazioni commerciali diversificate per garantire la continuità del business anche in presenza di turbolenze geopolitiche significative.
- Evoluzione demografica e carenza di competenze
Il quarto rischio strategico evidenziato da FERMA concerne i cambiamenti demografici in corso nell’Unione Europea e le loro implicazioni sul mercato del lavoro. L’invecchiamento della popolazione europea, combinato con bassi tassi di natalità, sta creando una carenza strutturale di forza lavoro qualificata in settori chiave dell’economia. Questa dinamica demografica influenzerà profondamente la capacità delle imprese di trovare e trattenere talenti con le competenze necessarie per competere nei mercati globali. La trasformazione digitale richiede competenze tecniche specialistiche che scarseggiano sul mercato del lavoro europeo, creando una competizione intensa tra le aziende per attirare i migliori professionisti. I costi del lavoro aumenteranno inevitabilmente, mentre la produttività potrebbe diminuire se le imprese non riusciranno a compensare la carenza di personale con investimenti in automazione e formazione. La gestione del capitale umano diventa quindi un elemento critico della strategia aziendale, richiedendo politiche innovative per l’attrazione, la formazione e la retention dei talenti.
Strategie integrate per affrontare le sfide future
Il report FERMA 2025 dimostra come i rischi aziendali del futuro richiedano una visione strategica integrata che superi la tradizionale gestione reattiva delle emergenze. Le imprese europee devono sviluppare capacità predittive, investire in resilienza operativa e mantenere la flessibilità necessaria per adattarsi rapidamente a scenari in evoluzione. Augustas supporta le aziende in questo percorso di trasformazione, offrendo consulenza specializzata per identificare, valutare e mitigare i rischi emergenti attraverso soluzioni personalizzate e innovative che garantiscono la sicurezza e la sostenibilità del business nel lungo termine.