17 Sep Il modello 231: un asset strategico per la Governance delle medie imprese
Nuovo articolo di approfondimento del nostro nuovo servizio “GRC Check-up 360”
Nel panorama imprenditoriale italiano, le medie imprese si trovano sempre più esposte a rischi legali e di compliance che possono compromettere la continuità operativa e la reputazione aziendale. L’adozione del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/2001 (Modello 231) rappresenta un elemento fondamentale di un piano di governance aziendale efficace.
Il “Modello 231”: fondamenti e struttura
Il Modello 231 costituisce un insieme strutturato di principi di comportamento, regolamenti interni, procedure e controlli, finalizzato a prevenire la commissione di reati da parte dei vertici e del personale aziendale, nonché di soggetti esterni “sottoposti alla direzione o alla vigilanza” della direzione aziendale. Tale modello non rappresenta un mero adempimento formale, ma un vero e proprio sistema preventivo che fornisce all’azienda un fondamentale supporto per poter dimostrare la propria diligenza organizzativa. La sua implementazione assume particolare rilevanza alla luce del D.Lgs. 231/2001, che ha introdotto nell’ordinamento italiano la responsabilità amministrativa degli enti per i reati commessi nel loro interesse o vantaggio da persone che rivestono funzioni di rappresentanza, amministrazione o direzione dell’ente stesso.
Vantaggi strategici per le medie imprese
L’adozione del Modello 231 offre molteplici vantaggi che vanno ben oltre la conformità normativa. Innanzitutto, rappresenta un’esimente di responsabilità: qualora sia commesso uno dei reati previsti dal D.Lgs. 231/01, l’ente può andare esente da responsabilità purchè possa dimostrare di aver adottato ed efficacemente attuato il Modello e che non vi sia stata omessa o insufficiente vigilanza da parte dell’Organismo di Vigilanza. Inoltre, anche nel caso in cui la società incorresse comunque in una sanzione, l’adozione del modello può comportare una significativa riduzione delle sanzioni medesime. Il Modello 231 contribuisce non solo ad incrementare l’attenzione del personale al rispetto delle normative, ma migliora anche la reputazione aziendale, rafforzando la fiducia dei clienti, dei fornitori e dei partner commerciali. Questo aspetto risulta particolarmente significativo per le aziende il cui business è incentrato sull’edilizia e sulle opere pubbliche, settori ad alto rischio di controversie legali e contenziosi.
L’Organismo di Vigilanza: un presidio essenziale
L’efficacia del Modello 231 è strettamente connessa alla presenza di un Organismo di Vigilanza (OdV) deputato a vigilare sul suo funzionamento. L’OdV deve essere dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo, nonché delle competenze necessarie per monitorare costantemente l’adeguatezza del modello e la sua corretta applicazione. La nomina di questo organismo rappresenta quindi un passaggio fondamentale nel processo di implementazione del Modello 231, in quanto garantisce un presidio indipendente e qualificato sui processi aziendali a maggior rischio di commissione di reati.
Identificazione dei gap e gestione dei rischi
Per garantire l’efficacia del Modello 231 e dei presidi di compliance, è fondamentale che l’azienda sia consapevole del proprio livello di maturità in ambito Governance, Risk and Compliance (GRC). Questo richiede una valutazione professionale e indipendente che analizzi i presidi esistenti in diverse aree critiche, quali le attività di Risk Management, gli adempimenti in materia di Sostenibilità e D.Lgs. 231/01, i presidi in ambito Cyber Security, Business Continuity, Ambiente, Salute e Sicurezza (ESG), nonché le attività di Pianificazione e Controllo di Gestione. La conoscenza approfondita dello stato attuale dei presidi aziendali consente di identificare eventuali gap e di definire un Action Plan mirato per il rafforzamento delle aree più critiche, stabilendo priorità di intervento coerenti con le specifiche esigenze dell’azienda.
GRC Check-up 360 di Augustas: uno strumento strategico
In quest’ottica, strumenti come il nostro servizio di Check-up Governance Risk & Compliance rappresentano una risorsa preziosa per le medie imprese. Questo servizio prevede l’analisi della documentazione aziendale in materia di Sostenibilità e dei Modelli di Organizzazione, Gestione e Controllo adottati, al fine di verificare che gli adempimenti aziendali siano pienamente conformi alle normative e alle best practice di riferimento. Il Check-up consente di raccogliere informazioni dettagliate sui presidi GRC adottati dall’azienda, analizzando il Sistema di Controllo interno e i presidi per garantire la conformità a norme e regolamenti, nonché la gestione dei rischi operativi. Al termine dell’analisi, vengono identificati punti di forza, aree di miglioramento e opportunità di ottimizzazione, definendo un Action Plan personalizzato che può essere attuato con il supporto di professionisti specializzati.
Un investimento necessario per la protezione aziendale
L’adozione del Modello 231 e la sua implementazione in linea con le best practices di riferimento, rappresenta in quest’ottica un investimento necessario per garantire la sostenibilità e la protezione dell’impresa nel lungo periodo. In un contesto normativo sempre più complesso e in un ambiente economico caratterizzato da elevata competitività, le medie imprese che si dotano di questo strumento non solo migliorano la propria capacità di prevenire e gestire i rischi, ma acquisiscono anche un vantaggio competitivo significativo, rafforzando la propria credibilità sul mercato e aprendo nuove opportunità di business. La valutazione periodica dell’adeguatezza dei presidi attraverso un Check-up Governance Risk & Compliance completa questo percorso virtuoso, garantendo il costante allineamento tra l’evoluzione dell’azienda, le best practice di settore e il quadro normativo di riferimento.